XL stagione

Rapsodia

Rapsodia

il lavoro del poeta

Questo incontro, rivolto alle classi del biennio, ha come filo conduttore la riflessione sul fare poetico e sul valore della parola.

I ragazzi sono coinvolti sin dall’inizio, a partire dall’analisi dei testi programmatici (*), nel rintracciare le strutture formali, i significati e le diverse poetiche.

Leopardi”Sul metodo di comporre”
L’infinito
PascoliI due fuchi
Temporale
Il lampo
Dall’argine
Mare
Poesia
UngarettiIl porto sepolto
Eterno
Stasera
Soldati
Universo
Mattina
MontaleNon chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Incespicare

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Durata: 100 minuti

Spettatori: massimo 80

Per info sullo spettacolo Rapsodia compila il modulo qui sotto.

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Commenti

  1. Cristina De Filippi

    15 ottobre 2024

    Stamattina Carlo Mega ci ha regalato una Lectio Magistralis su cosa sia la poesia prendendo poi a modello la 'poesia delle poesie': 'L'infinito' di Leopardi. Gli alunni, che non sono madrelingua, hanno apprezzato molto e sono riusciti a mantenere l'attenzione per tutto il tempo, cosa ormai sempre più rara fra gli adolescenti. Grazie Carlo Mega!

    Istituto italiano di Cultura, Montevideo (Uruguay)

  2. Altea Migliorini

    24 aprile 2017

    L'ispirazione è la madre della creazione.

    II D Liceo L. Respighi - Piacenza

  3. Elisa Torreggiani

    24 aprile 2017

    Per dare vita ad una poesia bisogna continuamente modificarla altrimenti non si potrebbe definire viva.

    II D Liceo L. Respighi - Piacenza

  4. Francesco Marcaccio

    10 aprile 2017

    Forse alle volte ci dimentichiamo di apprezzare le poesie poiché le colleghiamo allo studio e ci concentriamo solo su figure retoriche e parafrasi, senza cercare di capirne il senso profondo veicolato da suoni e ritmo. L'incontro con l'attore Carlo Mega ci ha insegnato ad ascoltare i versi con orecchie 'innocenti', lasciando da parte gli apprendimenti preconfezionati e facendoci coinvolgere dalla suadente voce dei poeti.

    II D Liceo Scientifico Einstein - Rimini

  5. Antonio Capannini

    10 aprile 2017

    Un tuffo di due ore nell'infinito della mente umana attraverso le voci dei più grandi poeti di tutti i tempi. Preparatevi ad una incredibile esperienza con l'attore Carlo Mega che con le tecniche degli antichi rapsodi vi riporterà in una dimensione ormai dimenticata: quella della poesia.

    II D Liceo Scientifico Einstein - Rimini

  6. Giulia Bizzocchi

    10 aprile 2017

    Poesia è un ramoscello incandescente quando sta per spegnersi nel caminetto; ma, appena arriva il soffio giusto, fa riprendere vigore a tutto il focolare.

    II D Liceo Scientifico Einstein - Rimini

  7. Elena Moure

    10 aprile 2017

    È stato un incontro davvero interessante, senza però una vera e propria conclusione in modo da lasciare che noi studenti giungessimo da soli ad essa. Carlo Mega è riuscito a coinvolgere tutti attraverso domande e riflessioni e a non annoiare utilizzando simpatia e ironia. Ci ha lasciati a bocca aperta e incantati attraverso la recitazione di poesie di autori come Leopardi, Ungaretti e Montale. Sono nati diversi spunti di riflessione riguardanti la vita e l'arte, diverse domande a cui è sempre riuscito a rispondere in modo chiaro e piacevole.

    II A LPS Liceo Don Milani - Montichiari - BS

  8. Martina Berettera

    11 marzo 2011

    L’attore Carlo Mega è venuto nel nostro Liceo il primo Marzo per farci una lezione illuminante sulla poesia. Io volevo solamente ringraziarlo con tutto il cuore per le bellissime parole che ha detto e soprattutto il modo in cui le ha dette. Tutti sono capaci di leggere una poesia e, sforzandosi un po’, anche di commentarla; ma pochi sanno farti emozionare durante la lettura. Adesso io non voglio esagerare con le lodi perché poi divento penosa, ma volevo seriamente congratularmi con lui. Carlo Mega è realmente riuscito a leggere le poesie col cuore e farmele comprendere. Ho capito, grazie a lui, anche tutti i ragionamenti che stavano dietro ai poeti durante la scrittura: i loro dubbi, le loro perplessità e perfino le loro scelte: perché niente è lasciato al caso in poesia. Secondo il mio modestissimo parere dopo la sua lettura non c’era neanche bisogno di una spiegazione: era già tutto lì, nella poesia. Era come se tu fossi lì di fianco a Montale, Pascoli, Leopardi, ed entrassi nella loro mente e sentissi i loro pensieri, le loro frustrazioni… Insomma: grazie mille.

    II A Liceo Scientifico Einstein - Milano